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Madama Butterfly, Act I:America for Ever - Luciano Pavarotti/Wiener Philharmoniker.lrc

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[00:00.000] 作曲 : Giacomo Puccini
[00:01.527]Pinkerton(si alza, toccando il bicchiere con Sharpless):
[00:02.797]America for ever.
[00:11.880]Sharpless: America for ever.
[00:21.116](Pinkerton e Sharpless si siedono ancora sulla terrazza.)
[00:29.103]Sharpless: Ed è bella la sposa?
[00:33.619]Goro: Una ghirlanda di fiori freschi.
[00:37.383]Una stella dai raggi d’oro.
[00:45.010]E per nulla: sol cento yen.(al Console)
[00:49.177]Se Vostra Grazia mi comanda,
[00:53.443]ce n’ho un assortimento.
[00:58.061]Pinkerton: Va ,conducila, Goro.
[01:00.068](Goro corre in fondo e scompare
[01:02.275]discendendo il colle.)
[01:20.308]Sharpless: Quale smania vi prende?
[01:22.819]Sareste addirittura cotto?
[01:25.331]Pinkerton: Non so! Non so!
[01:30.101]Dipende dal grado di cottura!
[01:35.122]Amore o grillo , dir non saprei.
[01:39.887]Certo costei
[01:42.145]m’ha coll’ingenue arti invescato.
[01:46.008]Lieve qual tenue vetro soffiato
[01:50.024]alla statura, al portamento
[01:54.190]sembra figura da paravento.
[01:58.888]Ma dal suo lucido fondo di lacca
[02:03.325]come con subito moto si stacca,
[02:07.342]qual farfalletta svolazza e posa
[02:11.257]con tal grazietta silenziosa
[02:16.275]che di rincorrerla furor m’assale
[02:26.316]se pure infrangerne dovessi l’ale.
文本歌词
作曲 : Giacomo Puccini
Pinkerton(si alza, toccando il bicchiere con Sharpless):
America for ever.
Sharpless: America for ever.
(Pinkerton e Sharpless si siedono ancora sulla terrazza.)
Sharpless: Ed è bella la sposa?
Goro: Una ghirlanda di fiori freschi.
Una stella dai raggi d’oro.
E per nulla: sol cento yen.(al Console)
Se Vostra Grazia mi comanda,
ce n’ho un assortimento.
Pinkerton: Va ,conducila, Goro.
(Goro corre in fondo e scompare
discendendo il colle.)
Sharpless: Quale smania vi prende?
Sareste addirittura cotto?
Pinkerton: Non so! Non so!
Dipende dal grado di cottura!
Amore o grillo , dir non saprei.
Certo costei
m’ha coll’ingenue arti invescato.
Lieve qual tenue vetro soffiato
alla statura, al portamento
sembra figura da paravento.
Ma dal suo lucido fondo di lacca
come con subito moto si stacca,
qual farfalletta svolazza e posa
con tal grazietta silenziosa
che di rincorrerla furor m’assale
se pure infrangerne dovessi l’ale.